International Ross Sea Conference: un focus globale sulle variazioni climatiche

I ricercatori si riuniscono all’Università di Napoli per discutere del Mare di Ross

Dal 3 al 7 Luglio 2023 presso la sede dell’Università Parthenope di Napoli, si è svolta la International Ross Sea Conference, promossa nell’ambito del Programma Nazionale di Ricerca in Antartide (PNRA).

Studiare il Mare di Ross: un passo strategico nell’analisi climatica globale

L’evento ha riunito la comunità scientifica mondiale che studia il mare di Ross e le variazioni climatiche globali. Lo studio di zone così remote del pianeta, infatti permette di analizzare fenomeni globali di variabilità climatica.

Cambiamenti climatici e azioni future

Studiosi provenienti da Corea del Sud, Cina, Stati Uniti e Nuova Zelanda, si sono confrontati a venti anni di distanza dall’ultima conferenza internazionale, per fare un punto sul cambiamento climatico e pianificare insieme le attività da intraprendere per i prossimi dieci anni.

Mare di Ross: un regolatore del clima

 “Il Mare di Ross è un regolatore del clima” – hanno sottolineato il professore Giorgio Budillon ed il professore Pierpaolo Falco, ex docente Parthenope, attualmente all’Università Politecnica delle Marche – “negli ultimi anni abbiamo assistito a cambiamenti climatici che vanno nella direzione opposta a quanto era stato previsto dagli scienziati: per esempio l’aumento di salinità del Mare di Ross è un effetto che contrasta con quanto era stato previsto dalla scienza in conseguenza dello scioglimento dei ghiacci. Tale fenomeno fa aumentare la densità delle acque sul fondo degli oceani e quindi ne riduce il volume, questo potrebbe essere di aiuto a contenere l’innalzamento del livello del mare. Inoltre le correnti non rallenteranno ma tenderanno ad aumentare, comportando una maggiore variabilità climatica”.

Strumenti fondamentali per lo studio di fenomeni geofisici e biologici

Ecomarine e Nortek erano presenti all’evento con una postazione propria presso la quale, durante i giornate dell’evento, professori, ricercatori e studenti universitari potevano soffermarsi per avere informazioni approfondite sul contributo che gli ADCP Nortek possono dare allo studio dei fenomeni geofisici e biologici aventi luogo in quell’area di mare e, più in generale, nel continente antartico, dove gli strumenti Nortek sono ampiamente utilizzati da molti anni.

Signature 100: strumento per il rilevamento della biomassa

Cristobal Molina, supervisor della rete commerciale Nortek dei Paesi che si affacciano sul Mediterraneo, è intervenuto alla conferenza presentando i risultati ottenuti con il Signature 100 in tema di rilevamento delle biomasse, aspetto fondamentale per il delicato ecosistema di questa fondamentale area protetta del nostro pianeta.

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